All’IIS Leardi è stato da poco avviato un corso di scrittura creativa, guidato da Cristina Merlo, docente di Lettere e da Enrica Ferrari, psicologa dell’Istituto e referente del progetto “Spazio ascolto”.
«Il corso di scrittura creativa – spiega Ferrari – si propone come un viaggio emozionale per i giovani partecipanti, molti dei quali si trovano in difficoltà nell’esprimere e riconoscere le proprie emozioni. Attraverso una serie di incontri stimolanti, il corso mira a sbloccare la “paura del foglio bianco” e a recuperare la lentezza della scrittura, in contrasto con la frenesia delle immagini e dei suoni che caratterizzano la vita quotidiana. Ogni incontro è concepito come un’opportunità per esplorare diverse emozioni. I ragazzi sono incoraggiati a scegliere sette emozioni significative e ogni lezione si concentra su una di esse. Utilizzando input come video, poesie e aforismi, gli studenti iniziano a discutere e riflettere su ciò che provano. Questo approccio permette loro di avvicinarsi alle emozioni in modo nuovo e creativo, facilitando un dialogo aperto e sincero».
Le attività del corso non si limitano alla scrittura: i partecipanti, infatti, hanno l’opportunità di creare opere visive utilizzando fogli colorati e immagini ritagliate. Durante le lezioni, vengono anche analizzate canzoni, permettendo ai ragazzi di esplorare come la musica possa comunicare emozioni profonde. La combinazione di scrittura, arte visiva e musica contribuisce a rendere l’esperienza formativa e coinvolgente.
Un aspetto fondamentale del corso è la creazione di un ambiente sereno e non giudicante. Gli studenti sono incoraggiati a esprimersi liberamente, senza preoccuparsi di grammatica o ortografia. Questo approccio ha già mostrato risultati positivi: dopo solo quattro incontri, i partecipanti hanno cominciato a sciogliersi e a condividere le proprie esperienze in modo più aperto.
:«In un’epoca in cui i giovani sono costantemente bombardati da stimoli visivi e sonori – commenta Merlo – il corso offre un’opportunità unica per rallentare. Attraverso esercizi di osservazione e scrittura all’aperto, i ragazzi sono stati in grado di concentrarsi sui dettagli dell’ambiente circostante, scoprendo aspetti che normalmente non noterebbero. Questa lentezza nella scrittura permette loro di riflettere più profondamente sulle proprie emozioni».