I.I.S. "LEARDI"

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Istituto di Istruzione Superiore

Presentazione libro “La scelta di Lea”

Lo scorso sabato 6 aprile, presso l’Aula Magna dell’IIS Leardi, si è svolta una conferenza voluta dal presidio studentesco dell’Associazione Libera di Casale Monferrato e organizzata dalla docente Maria Cristina Portinaro.

All’incontro hanno partecipato le studentesse e gli studenti delle classi 3^A AFM, 3^A Liceo Artistico, 4^A Turismo e 5^B Grafica e Comunicazione che hanno potuto ascoltare le parole di Marika Demaria, giornalista e autrice del libro “La scelta di Lea. La ribellione di una donna alla ‘ndrangheta”, e di Mara Meyer, operatrice del centro antiviolenza me.dea. Durante l’incontro si è cercato di dar luce a cosa abbia significato per Lea nascere e crescere in una famiglia calabrese legata alla ‘ngrangheta e scegliere, dopo l’arresto del marito Carlo Cosco, di ribellarsi, insieme alla figlia Denise, a un destino di violenza diventando testimone di giustizia, scelta che purtroppo porterà Lea a morire uccisa per mano dell’ex marito e Denise a dover testimoniare in tribunale.

«La storia di Lea Garofalo e di sua figlia Denise – hanno commentato gli studenti e le studentesse che hanno assistito alla presentazione – ci ha toccati molto. In particolare, abbiamo apprezzato il coraggio di Lea, che si è ribellata due volte, in quanto donna e in quanto appartenente a una famiglia affiliata alla ‘ndrangheta e che, pur avendo pagato con la vita, ha protetto sua figlia fino alla fine e ha dato una grande testimonianza di coraggio. Inoltre, sebbene le sue origini siano calabresi, la sua storia si svolge per gran parte a Milano, dove si svolgevano i traffici illegali che il suo compagno portava avanti insieme ai fratelli per conto della famiglia di Lea, a ricordarci ancora una volta che, purtroppo, la mafia è una realtà presente e attiva in tutto il nostro Paese. Infine, ci siamo immedesimati in Denise, che nei momenti più difficili della sua vita aveva circa la nostra età: spesso tendiamo a pensare alle storie di mafia come a “una cosa da grandi” ma sentire raccontare di Denise ci ha ricordato che non è così».

«Ringraziamo il presidio di Libera e l’associazione me.dea – conclude la dirigente scolastica Nicoletta Berrone – per la proposta di questo incontro interessante, formativo e molto toccante. La storia di che Marika Demaria ha raccontato nel suo libro è esemplare e mostra molto bene come una forza tutta al femminile, quella di Lea e di sua figlia, sia stata in grado di costituire un episodio importante della lotta alla mafia. Purtroppo la sua condanna a morte, nonostante la sua lotta, è stata eseguita dallo stesso uomo che le è stato compagno e padre di sua figlia, ma siamo sicuri che il suo esempio e il suo ricordo saranno di ispirazione per le generazioni più giovani e per altre donne coraggiose come lei».

REDAZIONE LEARDI

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